Cominciamo a pubblicare degli assaggi dal libro in lavorazione sulla Pedagogia Hacker. Nel capitolo che segue, Davide Fant racconta un’attività realizzata per liberare foto e immagini che custodiamo nei nostri dispositivi o che abbiamo affidato ai social network. Per farle respirare, dargli voce, renderle spazio di incontro.
Per liberare i bisogni e i desideri di bambine e ragazzi. Per sperimentare metodologie e didattiche alternative e all’aperto.
Nel corso di questi due mesi di pandemia abbiamo trasferito online un ciclo di laboratori di Pedagogia Hacker organizzati in collaborazione con il progetto ScApPaRe.